UNA MENTE SEMPRE ATTIVA È NEMICA DEL SONNO

Il coronavirus sta provocando una situazione di emergenza sanitaria, economica e psicologica che genera condizioni di forte stress e ansia in ciascuno di noi. L’associazione tra ansia e insonnia è clinicamente nota e scientificamente riconosciuta.

 

Le giornate reclusi in casa all’interno delle proprie abitazioni, le notizie per nulla positive, la costante preoccupazione disturbano la naturale sequenza rilassamento-sonnolenza-addormentamento.

 

Il fatto di non dormire bene e le conseguenze legate all’insonnia ci rendono più vulnerabili e maggiormente esposti a pensieri negativi.

Si parla di ansia “reattiva”. La situazione preoccupante che gli italiani stanno vivendo fa aumentare questa patologia.

 

Come dice la definizione stessa, l’ansia reattiva è quella che deriva da qualcosa che è accaduto e che ha provocato un trauma: si tratta di una risposta ad una situazione difficile e traumatica. Il disturbo è strettamente legato, dunque, a un avvenimento specifico o a una serie di avvenimenti, di carattere comunque doloroso (una perdita, un fallimento, un lutto, ma anche una serie di piccoli incidenti della vita quotidiana che hanno prodotto effetti negativi), ed è una reazione più duratura rispetto alle normali reazioni a simili eventi.

 

Una volta verificatosi l’avvenimento che ha scatenato l’ansia reattiva il decorso del disturbo può essere molto diverso a seconda del soggetto in cui si manifesta, dunque le tempistiche e l’intensità dei sintomi possono variare da una persona a un’altra.

 

I sintomi di questa patologia sono innanzitutto forte sfiducia e perdita della stima in sé stessi, e qualche volta la sensazione che stia sempre per succedere qualcosa di brutto. Si possono poi verificare alcune reazioni a livello fisico come amenorrea, mal di testa e difficoltà nella digestione e, di frequente, disturbi del sonno. Altri sintomi sono una conseguente stanchezza e disturbi nell’alimentazione. Infine, riscontriamo apatia, pianti frequenti, e un umore molto mutevole.

 

Ecco alcuni consigli per cercare di contrastare l’insonnia:

-Limitare caffeina, nicotina e l’assunzione di sostanze stimolanti soprattutto nelle ore pomeridiane e serali

-Evitare di cenare troppo tardi e mangiare in modo sano ed equilibrato

-Praticare almeno 30 minuti di attività fisica al giorno

-Limitare l’uso di dispositivi elettronici nelle ore serale

-Utilizzare il letto solo per dormire e per l’attività sessuale

-Ridurre il tempo dedicato all’ascolto delle notizie sul coronavirus

 

Se hai necessità di parlare della tua insonnia puoi contattarmi

Dott.ssa Agnese M.M Melaranci

Psicologa e Tutor DSA

cell. 3407359589

e-mail: agnesemelaranci87@gmail.com