VIOLENZA SULLE DONNE

Non esiste un profilo della donna-tipo che subisce violenza. La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità. La violenza fisica è quella più facile da riconoscere. Ma di forme ce ne sono diverse e l’obiettivo è sempre lo stesso: sottomettere l’altra e ribadire il proprio controllo.


La violenza sulle donne racchiude ogni forma di abuso che lede l’identità della donna.
Comprende l’imposizione di pratiche sessuali indesiderate o di rapporti che facciano male fisicamente e che siano lesivi della dignità, ottenute con 

minacce di varia natura. Impedire l’indipendenza economica della donna è una di queste forme che agisce più sotto traccia. Spesso quest’ultima è accompagnata da una relazione distruttiva di maltrattamento. Lo stalking è un’altra faccia della stessa medaglia.  È fondamentale lavorare sulle cause culturali di questa spirale di violenza che sono radicate in una visione tradizionalista dei ruoli di genere, che potranno essere sovvertiti cominciando da un’adeguata educazione.  Un'educazione che punti ad un'idea paritaria e rispettosa del prossimo e non improntata su aspettative stereotipate. Questo potrebbe essere un buon punto di partenza.  

La famiglia è il primo mondo che i bambini conoscono e quindi il modo in cui i genitori gestiscono la loro relazione e la famiglia stessa sono un modello che difficilmente verrà dimenticato. 


Cosa spinge una donna a voler mantenere una relazione di questo tipo? 

C’è sicuramente una problematica di stima di se stessa e/o paura dell’abbandono che affonda le radici in un lontano passato. 

Il manipolatore si incastra in queste dinamiche agendo come un incantatore di serpenti. Seduce, ipnotizza, crea dipendenza e gioca sulle principali leve emozionali dell'essere umano: senso di colpa e paura. La sua violenza poi è caratterizzata dall'intermittenza, nel senso che alterna momenti di abuso a momenti di dolcezza, che portano la vittima a illudersi di poter cambiare la situazione e l'abusante. Il più delle volte però sarà la vittima che continuerà a cambiare cercando modi sempre diversi per poter sopportare un rapporto disfunzionale nell’illusione di poterlo trasformare. 

 

Dott.ssa Cristina Bernucci

Psicologa - Psicoterapeuta



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