La Psicologia Giuridica studia principalmente il vissuto personale delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari, al fine di raccogliere dati comportamentali e sottoporli al vaglio dell’autorità giudiziaria incaricata del processo civile o penale. Comprende lo studio dei fattori della personalità: intelligenza, carattere, attitudini, bisogni, tendenze, motivazioni, stimoli, socializzazione, fragilità psichica, deficit intellettivo, stress psicosomatico, affaticamento mentale, morbilità psichica, pericolosità sociale.
La psicologia giuridica fornisce gli strumenti conoscitivi/operativi per la realizzazione del “colloquio protetto”, della “consulenza tecnica” e della “perizia psicologica”, in ambito civile e
penale.
L'ambito concerne lo studio di aspetti psicologici conseguenti a separazione, divorzio, adozione nazionale e internazionale, affido etero-familiare del minore, maltrattamento di minori e abuso sessuale, violenza di gruppo, turbamento mentale e psicofisico della vittima, pedofilia e sette; minori a rischio di devianza, principali fattori delle “carriere criminali”, bullismo, “branco”, dipendenze e sfruttamento; aspetti psicologici della responsabilità penale dei minori e degli adulti; comportamento del “testimone”, effetti dello stato di reclusione; valutazione/misurazione del danno psichico; osservazione e descrizione psicologica del comportamento deviato e della colpa; consulenza tecnica e perizia psicologica, in ambito civile e penale.
“«Volare mi fa paura» stridette Fortunata alzandosi. «Quando succederà, io sarò accanto a te» miagolò Zorba leccandole la testa.”
(Dal libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda, 1996)